Riportiamo l'appello inviato il 26 agosto agli attivisti precari della nostra città, per la costruzione di una mobilitazione collettiva e unitaria.
Nell’imminenza delle operazioni di nomina a tempo determinato, facciamo appello a tutti i gruppi organizzati di docenti precari di Milano (Coordinamento “3 ottobre”, Movimento scuola precaria, Presidio permanente) per costruire una mobilitazione unitaria nella nostra città. I fattori che hanno condotto alla frammentazione dei militanti milanesi in diversi gruppi, le differenze di metodo e di prospettiva devono essere momentaneamente lasciati in secondo piano. Il momento delicato che ci apprestiamo ad affrontare, con i suoi risvolti drammatici, ma pure con le potenzialità di ripresa del movimento che esso porterà con sé, ci impone infatti di unire le forze, per non lasciar passare inosservata la seconda mattanza dei lavoratori precari della scuola. Il rischio che le iniziative milanesi risultino insufficienti, in rapporto alla consistenza numerica delle GaE della nostra provincia e alla centralità politica che la nostra città oggettivamente possiede, deve indurci a mettere da parte i motivi delle divisioni, per raggiungere il massimo risultato possibile.
L’esperienza del settembre scorso ha dimostrato quale importanza abbia avuto la mobilitazione di Milano per attrarre l’attenzione dei media e per far sì che il precariato e la disoccupazione nella scuola apparissero – come realmente sono - questioni di portata e interesse nazionale e non locale. Non possiamo quindi permetterci, se vogliamo rappresentare le esigenze dei precari e dare il nostro contributo al movimento nazionale, nello spirito di collaborazione e apertura dell’assemblea di Bologna del 27 giugno scorso, di “bucare” le convocazioni, facendo prevalere le differenze reciproche sulle esigenze di unità imposte dal momento.
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